FOCUS: istanza di fallimento tra improcedibilità e sospensione.
FOCUS: ISTANZA DI FALLIMENTO TRA IMPROCEDIBILITA’ E SOSPENSIONE.
Molte sono le misure poste in essere dal Governo per salvaguardare la continuità aziendale al tempo del coronavirus.
Fra le tante, rilevante è la previsione normativa contenuta nel D.L. 23/2020 con la quale viene sostanziale “bloccato” il principio della concorsualità previsto nel nostro ordinamento, ovvero il diritto del creditore a proporre istanza di fallimento nei confronti del proprio debitore.
L’art. 11 comma 1 prevede infatti l’improcedibilità delle istanze di fallimento depositate nel periodo compreso tra il 9 marzo 2020 e il 30 giugno 2020.
L’improcedibilità è tuttavia relativa se si tiene conto che non si applica per le istanze depositate dal Pubblico Ministero qualora accompagnate da richieste cautelari ex art. 15 L.F., di norma volte a tutelare il patrimonio del debitore da operazioni distrattive, nonché per le grandi imprese che soggiacciono alla normativa del D.L.347/2003 e successive modifiche (Misure urgenti per la ristrutturazione industriale di grandi imprese in stato di insolvenza).
Diversa sorte invece è prevista per le istanze depositate prima del 9 marzo 2020; queste non saranno dichiarate improcedibili “de plano” bensì godranno della sola sospensione dell’attività giudiziaria prevista dal Decreto Cura Italia prima e dal D.L. 23/2020 poi.
E’ evidente come la data spartiacque del 9 marzo 2020 comporti un diverso e significativo trattamento per le procedure fallimentari: da un lato, l’istanza di fallimento è considerata tantum non esset, dall’altro, se pur con una dilazione di tempo, l’imprenditore avrà l’onere di effettuare ed argomentare le proprie difese per evitare il fallimento.
Il “blocco” delle istanze di fallimento per un periodo cosi limitato ovvero sino al 30 giugno 2020 fa sorgere dubbi circa l’effettiva capacità della misura di neutralizzare gli inevitabili effetti dell’emergenza sanitaria sulle imprese e garantire la loro prosecuzione .
Il rischio è che numerose imprese colpite dal Covid-19 risultino già dal prossimo mese di luglio positive al test dell’insolvenza e che, in assenza di un nuovo intervento normativo, la dichiarazione di fallimento sia del tutto inevitabile.
Lo studio è a disposizione delle aziende e dei loro professionisti per la gestione dell’intero contenzioso, dalla fase stragiudiziale a quella giudiziale, e per tutti gli approfondimenti che si rendessero necessari.
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